Ciro Bianchi (1885-1954)

Ciro Bianchi (1885-1954)

Il Gazzettino di Padova, 13 giugno 2018

Domenica 10 giugno 2018

Inaugurazione del monumento funebre al Maestro Ciro Bianchi

presso il Comitero Capoluogo di Cittadella



La Banda Cittadina, con la realizzazione di questo semplice manufatto, desidera rendere omaggio alla memoria del Maestro di cui da circa cinquant'anni porta il nome, figura di rilievo per l'impegno nei gruppi musicali cittadellesi della prima metà del Novecento – la banda cittadina, la Scuola Popolare di Musica, la Corale "Giuseppe Verdi" – come apprezzato compositore di musica per coro e per molti anni maestro nella scuola elementare; come ha scritto il poeta Bino Rebellato, collega di Bianchi alla "Vittorio Emanuele II", a lui spetta il merito di aver raccolto e educato alla difficile arte del canto tanti cittadellesi.


Ciro Bianchi - profilo biografico



A nome di tutti i soci rivolgo un caloroso saluto alle autorità, ai familiari, gli ex musicisti della banda cittadina e a tutti i presenti che oggi sono qui per ricordare la figura del maestro Ciro Bianchi, di cui abbiamo appena ascoltato un profilo biografico.

Durante una telefonata di alcuni giorni fa, la sig.ra Maria Luisa ci ha ringraziati in particolare per aver voluto rendere omaggio a una persona che nessuno degli attuali componenti della banda ha conosciuto: qual è allora il motivo per cui siamo qui oggi? Forse perché ci siamo trovati con questo nome ricamato sulle nostre divise? Purtroppo le intitolazioni fanno spesso questa fine, con la memoria sempre più affievolita che rende questi nomi come dei fossili che nessuno saprebbe più dire da dove provengano. Ma noi ci rifiutiamo di pensarla allo stesso modo.

Oggi siamo qui perché Ciro Bianchi è stato veramente una figura di rilievo nel panorama culturale cittadellese della prima metà del Novecento di cui è sì giusto ricordarne la vita e le opere, ma soprattutto perché rappresenta un esempio di come l'arte e la musica possono essere praticate con profitto anche da completi amatori, che se seguiti e guidati possono raggiungere ottimi livelli di preparazione ed esecuzione. Il maestro Bianchi per anni ha preparato e diretto gruppi sia strumentali sia corali, trasmettendo la forza della musica d'insieme a tanti cittadellesi: è il modo di fare musica più difficile e oneroso, che richiede impegno e collaborazione, ma è anche quello che regala le soddisfazioni più grandi e può creare un legame con la musica e tra i musicisti che dura per tutta la vita, pur rimanendo un'attività fatta come volontariato, per pura passione.

Questo è ciò che le società filarmoniche e le bande musicali a cavallo tra Otto e Novecento ci insegnano, e rendono evidente come negli anni successivi pochi passi avanti e ahi noi troppi passi indietro abbiano dilapidato molto di questo patrimonio: ma nonostante ciò oggi il modello che ci ha lasciato Ciro Bianchi e insieme a lui altri maestri, musicisti, cantanti e dirigenti, la nostra variegata Associazione con banda, majorette e coro ma unita nelle sue finalità, cerca di seguirlo tutti i giorni e di metterlo in pratica, con il prezioso aiuto delle istituzioni ma tra le mille difficoltà di un ambiente che purtroppo risponde agli stimoli lanciati al di sotto delle aspettative.

Siamo quindi orgogliosi che nel Cimitero Capoluogo sia stato posto questo monumento, proprio accanto al collega e amico Bino Rebellato, al protagonista di una delle stagioni più luminose della nostra musica, segnata dalle note della Corale "Giuseppe Verdi", della Scuola Popolare di Musica e della Banda Cittadina, che oggi come ieri è una delle anime della vita delle comunità; è anche un doveroso tributo a coloro che per molti anni hanno condiviso questo percorso come musicisti, che ringraziamo per la loro presenza e per l'affetto che dimostrano verso i ragazzi che ne hanno raccolto il testimone e che, siamo certi, anche il maestro avrebbe guardato con soddisfazione.

Siamo riconoscenti verso Cristina Bianchi e Maria Luisa Miollo, che hanno acconsentito alla realizzazione dell'opera e che speriamo possano riconoscere nel gruppo che hanno di fronte lo stesso spirito che lo animava in passato; ringraziamo poi il sindaco Luca Pierobon e il parroco del Duomo don Luca Moretti che sono qui oggi a rappresentare la vita civica e religiosa cittadellese a cui a cui il maestro Bianchi ha dato moltissimo; ringraziamo infine l'Amministrazione comunale, Michelangelo Cecchetto, amico di famiglia Bianchi, il nostro associato Gianni Fattore e la EdilMarmi di Rosà che in diversi modi hanno reso possibile la realizzazione del progetto.

La nostra promessa è di non lasciare che questo esempio resti solo scolpito sulla pietra ma di tenerlo vivo e coltivarlo con la passione e l'impegno di tante donne, uomini, ragazze e ragazzi.

Grazie a tutti.

Cittadella, 10 giugno 2018

Pierluigi Battaglia