Dalla Società Filarmonica alla Ciro Bianchi: cenni storici sulla Banda di Cittadella
a cura di Pierluigi Battaglia
Ciro Bianchi - profilo biografico
La costituzione della Società Filarmonica di Cittadella risale al 1804, con lo scopo
Nel 1840 venne redatto un Contratto e disciplinare della società Filarmonica di Cittadella: la Società doveva «prestarsi alla istruzione di giovani destinati a completare l'orchestra, all'oggetto di servire le funzioni ecclesiastiche, alle accademie vocali e istrumentali e al teatro»; nel frattempo si era intanto costituita la Società del Teatro di Cittadella, il 17 agosto 1817, e nell'ottobre 1828 il nuovo teatro venne inaugurato con l'opera Tebaldo e Isolina del maestro Francesco Morlacchi, iniziando a lavorare stabilmente dal 1831. Molti dei soci teatrali erano anche filarmonici e i rapporti tra le due istituzioni erano particolarmente stretti, anche se non sempre idilliaci.
Come afferma Alberto Golin nella sua Carrellata storica sulla banda musicale, la data di fondazione della banda cittadellese è immemorabile, ed era legata alla nascita della Società Filarmonica; un esempio di quanto affondino nel passato le sue radici è dato dal manifesto qui riportato del 1841, in cui la Banda Civica ebbe il compito di aprire una seconda Fiera concessa a Cittadella dall'Imperatore nel mese di aprile, esattamente com'è consuetudine ancora oggi per l'apertura della Fiera Franca di fine ottobre. L'attività della banda consisteva nell'accompagnamento musicale delle cerimonie civili e religiose e numerosi concerti nelle piazze di Cittadella, ma inoltre affiancava spesso l'orchestra e il coro della Società Filarmonica nell'esecuzione delle opere nel Teatro Sociale.
Da una statistica sulle bande venete fatta nel 1890 non si riesce a desumere la data di fondazione del complesso bandistico cittadellese, ma è certo che dalla metà del XIX secolo la banda cittadina era parte della Società Filarmonica: nel 1880 si dimise infatti il direttore della Banda M° Giovanni Felis, con una lettera «a codesta Onorevole Presidenza, che da ben trentaquattro anni ho l'onore di servire». Da questo distacco (che riguardò anche Paolo Felis, figlio di Giovanni e maestro dell'orchestra e del coro) la Società non riuscì a rialzarsi, sciogliendosi anzitempo nel novembre 1880, quando la scadenza naturale doveva essere il 1882. La Società Filarmonica durava infatti normalmente tre anni e l'ultimo rinnovo era avvenuto il 1° giugno 1879, con l'iscrizione di quarantotto soci e il Consiglio d'Amministrazione composto dal presidente (e sindaco di Cittadella) Filippo Sabbadin, Paolo Bastianello (vicepresidente e segretario comunale), Annibale Cremaschi (segretario), Lamberto Malatesta (cassiere), Pietro Forlani e Gaetano Pavan.
Nel 1885 si arrivò a una rifondazione, con la stesura di un nuovo statuto che all'articolo 1 recitava:
Accanto allo statuto vigeva un regolamento per i soci allievi e dilettanti, che regolava l'attività di formazione musicale. Direttore dell'orchestra, della banda e del coro della Società Filarmonica in quel periodo era il M° Gustavo Scaramelli.
La Società Filarmonica si sciolse definitivamente nei primi anni del Novecento, lasciando spazio alla Corale "G. Verdi", fondata del 1903, a cui si accostava la banda cittadina, diretta in quel periodo dal M° Luigi Trolli, che curana gli ottoni, e dal prof. Cesare Zambon, che curava i legni, con circa trenta allievi nel 1904. Il M° Trolli, di cui disponiamo di numerosi arrangiamenti soprattutto di pezzi d'opera, dopo mesi di impegno e appassionata preparazione riuscì a eseguire egregiamente un programma che comprendeva un difficile pot-puorri di Gounod e la sinfonia del Ruggero.
Nel 1909 il nuovo Arciprete di Cittadella, Mons. Emilio Basso, promosse l'istituzione di un complesso bandistico cattolico. Collaborarono all'iniziativa Ciro Bianchi, clarinettista nella banda del Trolli ma votato alla direzione in particolare di coro, e Gavino Sabadin che fu il primo presidente. Sabadin, esponente del Partito Popolare (poi della Democrazia Cristiana), sindaco di Cittadella negli anni della Grande Guerra e deputato provinciale tra il 1920 e il 1922, poi presidente dell'Ospedale cittadellese e consigliere provinciale (una breve biografia è stata pubblicata nel Notiziario Pro Cittadella dell'ottobre 2014) parlava in questi termini del nuovo gruppo:
Il Giornaletto Musicale di Padova (luglio 1911) riferiva che «La nuova banda del circolo Giovanile Cattolico di Cittadella si è presentata per la prima volta al pubblico nella processione del Corpus Domini (15 giugno 1911 n.d.r.), riscuotendo vive lodi per la magnifica fusione degli elementi, per il scelto istrumentale e per l'esecuzione accuratissima delle marce. La nuova banda fu istruita da bravo M° Antonio Bin che con competenza e pazienza ha saputo ottenere un complesso di primo ordine».
Dopo la prima guerra mondiale, la banda cittadellese si ricostituì ma non ebbe una vita facile e nel giro di qualche anno cessò, o quasi, la sua attività.
Nel dicembre del 1929 nelle pagine del Gazzettino si annuncia: «nel 1930 anche Cittadella avrà il suo corpo bandistico; non una banda da strapazzo senza capo (maestro) ne coda (esecutori), ma una banda completa, in piena efficenza che risponda alle esigenze del nostro Capoluogo di Mandamento». In occasione dei Festeggiamenti di ottobre: «Il Dopolavoro filarmonico ci offrirà due grandi concerti della Banda del Dopolavoro, la quale, come la cittadinanza è a conoscenza, ha assorbito la banda cattolica e forma un complesso di ben 46 ottimi elementi».
La nuova banda diretta dal M° Ciro Bianchi, che accorpò la Banda Cattolica al complesso del Dopolavoro fascista, eseguì il suo primo concerto domenica 16 ottobre 1930 in piazza delle Biade. Questo il programma:
- Giacomo Meyerbeer, Il profeta (marcia dell'incoronazione)
- Pietro Mascagni, Cavalleria Rusticana (pot-pourri)
- Giuseppe Verdi, Sinfonia dell'opera Nabucco
- Giacomo Puccini, La Boheme (atto IV)
- Gioacchino Rossini, Overture dell'opera Tancredi
Il secondo grande concerto si tenne a Cittadella il 30 ottobre 1932. Durante il periodo fascista la banda componeva assieme all'orchestra cittadina e alla Corale "G. Verdi" (che in quegli stessi anni ottenne numerosi successi in diverse città d'Italia) la Scuola Popolare di Musica, istituzione erede quindi della scomparsa Società Filarmonica (nel marzo del 1926 ne ereditò infatti tutto il materiale custodito fino a quel momento dal Comune) e presieduta dal dott. Lino Collavo. Fu il periodo dei maggiori successi per la direzione del M° Bianchi, docente severo ma amato e rispettato per la sua diligenza e la passione trasmessa a musicisti, coristi e scolari.
Dopo un nuovo scioglimento dovuto alla guerra, nel 1949 si costituì un Comitato Provvisorio, presieduto dal dott. Carlo Alberto Collavo, con lo scopo di riorganizzare la Scuola Popolare; con una lettera aperta alla cittadinanza del 17 agosto si chiese l'aiuto di tutti i cittadellesi,
L'11 luglio ripresero le lezioni di musica curate nuovamente da Ciro Bianchi con l'assistenza di Pietro de Rossi per trentotto musicisti fra i legni e ventisei fra gli ottoni. Il 31 agosto l'Assemblea dei soci elesse il primo Consiglio Direttivo della rinnovata Scuola Popolare di Musica, formato dal dott. Collavo (presidente), Renzo Damiani (vicepresidente), Bruno Svegliado e il rag. Paccagnella (revisori dei conti), gli ingegneri Emilio Bonifazi e Giovanni De Fraia, Angelo Besenzon, Pietro De Rossi, Pietro Rossi e Arnaldo Svegliado. L'Amministrazione Comunale di Cittadella concesse alla Scuola l'utilizzo dell'ex Teatro Sociale, la cui attività era cessata una ventina d'anni prima e la cui proprietà era divenuta comunale.
Il 22 marzo 1951 venne approvato il nuovo statuto della Scuola Popolare di Musica, i cui scopi sociali erano:
b) - di eseguire con gli allievi della Scuola, a completamento della istruzione musicale ed a esercizio pratico, concerti periodici di banda, specialmente nella solennizzazione di feste Nazionali e cittadine;
c) - di accordare l'opera dei componenti gli accennati concerti, mediante congrua retribuzione, ai teatri cittadini ed agli organizzatori di spettacoli pubblici e privati in ordine alle disposizioni del presente statuto e dell'annesso regolamento.
I soci ordinari erano tenuti, come nella vecchia Società Filarmonica, a contribuire con una quota mensile; il Consiglio Direttivo era composto da sei membri eletti dall'Assemblea più uno di nomina comunale. I soci ordinari, benemeriti (contribuzione mensile di almeno 500 lire) e onorari (contribuzione una tantum di 25.000 lire) iscritti alla ripresa delle attività furono centosette, fra cui ancora una volta mons. Emilio Basso e l'avv. Gavino Sabadin.
La nuova dirigenza riuscì a ricostruire la banda musicale e successivamente anche la Corale Polifinica "G. Verdi", che tennero insieme il loro primo concerto il Piazza Pierobon il 13 maggio 1951; in quell'occasione vennero commemorati i cinquant'anni dalla morte del Maestro di Busseto:
- Giovanni Orsomando, Gloriosa - marcia sinfonica
- Giacomo Puccini, Bohéme - atto 4
- Giuseppe verdi, Ernani - congiura (banda e coro)
- Pietro Vidale, Verbania - marcia sinfonica
- Giuseppe Verdi, Nabucco - coro di schiavi ebrei (banda e coro)
- Giuseppe Verdi, Nabucco - sinfonia
- Enrico Sabatini, Borgosesia - marcia sinfonica
Banda e corale negli anni successivi, pur mantenendo lo stesso direttore, seguirono strade diverse. Ciro Bianchi morì l'11 dicembre 1954. Bino Rebellato, grande poeta cittadellese, del Maestro ha scritto:
Programma dell'apertura della Mostra dell'Artigianato (Fiera Franca), 25 Ottobre 1953
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Programma di un concerto tenuto a Castelfranco Veneto il 16 settembre 1956
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Nel frattempo nel 1952 a Bianchi era succeduto come direttore Primo Stangherlin, di Castelfranco Veneto, morto nel 1979: ottimo arrangiatore di musica per banda, portò il Corpo Bandistico ai successi dei raduni ANBIMA (Associazione Nazionale Bande Italiane Musicali Autonome) di Senigallia, Imola, all'Arena di Verona e in piazza Unità a Trieste; con la spinta del presidente Angelo Barin, ex alpino, la banda iniziò a partecipare alle Adunate Nazionali dell'Associazione Nazionale Alpini: Verona (1964), Trieste (1965), Bologna (1969), Milano (1972) e Udine (1974). Il rapporto con la Sezione ANA di Padova portò la Banda di Cittadella a sfilare come "Fanfara Alpina Sezionale" con una apposita divisa.
La Banda Cittadina negli anni '70 In piedi da sinistra a destra:
Seduti da sinistra a destra:
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A Stangherlin successe, per un breve periodo, Angelo Pierobon, poi il prof. Romeo Ometto, Gianfranco Marconato e infine il M° Giuseppe Trevisan. All'inizio degli anni '80 alla Banda Cittadina si affiancò il gruppo majorettes. In questo lungo periodo presidente del Corpo Bandistico continuò a essere il dott. Barin. Negli anni '90 l'attività del Corpo Bandistico andò affievolendosi fino a quando, nel maggio 1995, l'allora presidente Ferdinando Zordanazzo ne decretò l'inevitabile scioglimento. Dalle "ceneri" del Corpo Bandistico nacque, l'anno seguente, la Filarmonica Cittadellese.
La Banda Cittadina alla fine degli anni '80
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Logo dell'Associazione fino al febbraio 2012
Nel settembre 2002 il Complesso Bandistico "Ciro Bianchi" è stato ricostituito per volontà di Ginaldo Quattoni, coordinatore del gruppo fino all'estate del 2007, e di alcuni musicisti già componenti della banda, quali Renato De Rossi e Giacinto Sabbadin. La direzione è stata affidata al prof. Angelo Antonello (1937-2023), affiancato in qualità di vicedirettore da Roberto Baldo, che hanno seguito anche la preparazione dei nuovi musicisti. La prima esibizione pubblica del rinato complesso si è svolta nella chiesa del Torresino, a Cittadella, il 31 maggio 2003. Nello stesso anno al complesso musicale è stato nuovamente affiancato il gruppo majorettes. Dopo un iniziale percorso comune con la Filarmonica Cittadellese le due associazioni hanno preso strade diverse e il Complesso Bandistico ha assunto una fisionomia propria. Presidente dell'Associazione dal 2002 al 2008 è Giampaolo Brotto.
Il Gazzettino di Padova, 28 agosto 2002
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Il Mattino di Padova, 6 settembre 2002
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Banda e majorettes all'Istituto Farina, 16 ottobre 2005
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Dalla ricostituzione sono state numerose le occasioni di rilevanza nazionale a cui il Complesso Bandistico ha partecipato: pur non essendo una fanfara alpina riconosciuta dall'ANA, dal 2008 la banda di Cittadella accompagna con regolarità la sezione di Padova nelle Adunate Nazionali e Raduni del Triveneto degli Alpini, tornando al ruolo già ricoperto negli anni '70-'80 mantenendo però il nome, simbolo e divisa della banda cittadina; importanti poi sono stati l'arrivo di tappa del Giro d'Italia a Cittadella nel 2008, le celebrazioni dei 150 anni dell'unità d'Italia a Padova il 17 marzo 2011 e l'esecuzione degli inni nazionali in occasione dell'amichevole di calcio Under 21 Italia-Russia del 22 marzo 2013. Il 10 ottobre 2010 è stato festeggiato il primo secolo di storia con un raduno bandistico nel centro storico di Cittadella.
Nel dicembre 2008 gli organi associativi del Complesso Bandistico sono completati dalla prima elezione di un Consiglio Direttivo composto da Pierluigi Battaglia (presidente), Mosè Zonta (vicepresidente), Lucia Garcia Gadella (segretario), Alessandro Bonello (cassiere), Roberto Baldo, Renato De Rossi e per il gruppo majorettes Roberta Lago. A Pierluigi Battaglia succede come presidente nel giugno 2013 Antonella Tarraran, tornando a ricoprire nuovamente tale incarico nel settembre 2017. Il 7 febbraio 2011 la direzione artistica del Complesso Bandistico è stata affidata a Francesco Benincà, seguito dal M° Jacopo Mazzarolo dal febbraio 2017 e, dal settembre 2019, dal M° Alessandro Battocchio; il gruppo majorette, guidato dall'ottobre 2007 al giugno 2015 da Simonetta Ferramosca, è ora affidato a Maddalena Zaramella.
Nel febbraio 2011 il cambio alla direzione, probabilmente vissuto da alcuni soci come un conflitto generazionale, ha portato a una dolorosa separazione nel gruppo e alla nascita, in seno al convento dei Frati Minori, della Banda Alpina "Ensemble" San Francesco, diretta dal M° Antonello, divisione tutt'ora in attesa di soluzione.
Nel 2012 è stata creata la Young Band, che raccoglie gli allievi durante i primi anni di studio. Nell'aprile 2016 è stato infine promosso un nuovo gruppo corale da riaffiancare alla banda (debuttato in occasione del Concerto di Natale 2016), diretto prima da Paolo Gasparin, poi da Alberto Pelosin e ora da Luca Gheno. Di concerto con la parrocchia, la scuola di musica è infine presente anche nella frazione di S. Maria. La banda cittadina rappresenta oggi la principale istituzione cittadellese nella didattica degli strumenti a fiato e nella musica d'insieme giovanile e, più in generale, di carattere non professionistico.
Logo celebrativo dei 110 anni dalla fondazione
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110 Festival, 9 giugno 2019
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Riconoscimento del Comune di Cittadella per i 110 anni del gruppo
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